domenica 11 maggio 2008

nuit noire

labbra a sangue vivo
scarnificate
dalle dita che seviziano
orgasmi privati
viso tirato a digrignare i denti
cercando un sorriso che non viene
dolcezza senza diritto d'esistenza
sottoporsi a ogni tortura
prove di solitudine
per slabbrarsi
sottomettersi
peccato aver così paura del dolore
peccato a volte non volersi così male
pareti troppo bianche
faccia vivisezionata
cercando dettagli da non sopprimere
da sopportare
un cerino incendia il vuoto
per un attimo
e torna il freddo
comignoli
silhouette nere appollaiate sui tetti
a beffarsene un sorriso di cheshire
sospeso in aria
oblio triste
un vuoto troppo affollato
fumo a bruciare in gola
alcol ad annebbiare pensieri
requiem
parole ricacciate in fondo a quel silenzio inutile che gli appartiene
alba
ma non è rinascita
chiude un giorno e ne inizia un altro
sole
sola
addormentarsi e svegliarsi sola

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