martedì 31 marzo 2009

on the moon

una piccola favola, per iniziare a volare fin dal mattino.

domenica 29 marzo 2009

passi a tempo di pioggia

Sono circa le 2, ormai le 3, in un cambio d'ora perchè il Sole arrivi alla sera senza stancarsi prima di noi, per sentire l'aria addosso senza doversi coprire e riparare dal mondo.
Piove e per le strade l'acqua si mischia alla polvere, alle croste di corteccia, ai rami fini e sottili dei cipressi, a volte perfino sembra portare con sè una nota d'alloro.
Camminare sotto l'acqua giocando con le gocce, per smettere di stare rinserrati tra sè e sè.

venerdì 20 marzo 2009

sguardi sospesi

Accucciata sul mio letto sospeso, in altezze che oscillano tra voli e vuoti d'aria, fremito di pelle e cuore agitato.

Fuori piove, probabilmente scroscia forte; prima le gocce si sentivano schiantare sulle foglie grandi del ficus, dalle fibre robuste e la consistenza sostenuta, piegate a conca a trattenere l'acqua che cade. Ma ora, attraverso i vetri e le tapparelle giù si sente appena qualche rivolo, un brusio di sottofondo, quasi un respiro.

Nido viola sotto un soffitto che si smussa agli angoli e raccoglie tutto,
come una coccola lenta.

Giorni passati a combattere fantasmi di me, perchè non mi facciano indietreggiare, perchè mi lascino respirare anche nel nuovo, in ciò che non conosco e spiazza e spaventa.
Piano piano, imparando a riconoscere ciò che mi circonda da quelle imago che non esistono e che sono io a plasmare dando loro vita, creando un mondo d'intorno che non c'è.
Forse non è vero nulla e in realtà sotto i neon rossi rotolano matasse di sterpi.
Ma non importa e si va avanti giorno per giorno, a recuperare energie e lasciarle fluire, a lasciarmi vivere...

Troppo spesso è frenesia di fondo, che resta compressa e batte sorda come una grancassa frenata.
Voglio un cuore che vada a tempo, che la smetta di ossessionarmi convulso quando non sa che fare solo perchè troppo insicuro per semplicemente agire.

Essere scostanti è un'ottima maschera. Consente di tenere alla larga, così da essere sicuri di non poter essere avvicinati abbastanza da poi deludere.

Paura... E' solo paura...

Ho bisogno di tempo, di far sì che i gesti e le voci diventino familiari, sedimentati a diventare un po' parte di me, così da poterli riconoscere la prossima volta, senza più bisogno di restare all'erta.

E' solo paura...
Dammi tempo di abituarmi a te, di non sentirti più nuovo, più estraneo...

giovedì 12 marzo 2009

oniri(k)o

corridoi arancione acceso, toni di giallo a venarne la superficie, estesa senza limiti.
angoli noti che diventano surreali, si avvicinano e allontanano in un istante per tempi dilatati e di colpo compressi, come una matassa di cotone stretta tra le dita a premere lenta e soffice sul palmo della mano.
piastrelle azzurre colme d'acqua, movimenti scomposti in andirivieni incompresi, piume nere macchiate di bianco ad incorniciare il cuoio di un volto di sciamano.
rossi laccati invadono l'aria, riflessi d'intorno su gesti di legno, come marionette agganciate al filo.

parole sparse, voci a mischiarsi, senza capire più se sono io a sognare o è il mondo che si è messo a sognare con me.
si sovrappongono stesse parole su timbri diversi, doni ricevuti da una voce che non so se sia la mia oppure no.
non importa...

lo so che metto le spine intorno, ma in realtà cerco solo carezze..
no, non è vero, niente spine, niente spine per te,
solo piume...