sabato 20 ottobre 2007

voci

Voci che ne ricalcano altre.
Non posso fare a meno di trasformare i suoni che sento. Sono altri i timbri, altri i suoni, altri i luoghi. La tua voce che si acuisce nello slancio e quasi stona nell'impeto.
E ora non riesco a sentire queste musiche senza sovrapporre loro le tue parole, i tuoi occhi chiusi e persi in quel viaggio, la tua voce che canta e sostituisce quella che ora è nell'aria.

2 commenti:

ni ha detto...

In me qualcosa stride. non so se lo interpreto correttamente, ma c'è un profondo doloroso dietro una descrizione delicatissima... in me qualcosa fa eco entrando in risonanza... Perché?

plenilunjo ha detto...

Un nucleo scuro che ogni tanto si fa più vicino, invade cuore e pensieri, espandendosi...
E tuttavia è legato a me con un filo così stretto che quelle volte mi porta con sè, in una malinconia che sale, dolce-amara..

Echi e risonanze.. Come sempre, Ni...