domenica 17 febbraio 2008

impronte

Il tempo passa, e me ne accorgo solo ora, ora che dimentico le date.
Non mi ricordo più se era oggi. O forse era il 4. Di sicuro era un sabato, un sabato mattina di inizio febbraio, freddo, cielo grigio da inverno pieno, nuvole pesanti a promettere pioggia.

Solo una piccola traccia, un'impronta, a ricordarti.

mi ricordo quando ti ho vista, rasente la recinzione metallica, i passi veloci, a scappare, neanche tu sapevi da dove, da chi, o verso cosa. Non l'hai mai saputo.
Ma dopo quel cielo grigio un po' ti sei fidata, almeno di noi.

Lontana, ancora non ho realizzato che non ci sei più. E mi aspetto di vederti e farti le feste quando torno a casa. Solo ogni tanto subentra il pensiero come freccia. E sorrido pensandoti, gli occhi mesti mentre ricordo i tuoi.

4 commenti:

ni ha detto...

un abbraccio stretto; stretto.

plenilunjo ha detto...

mi prendo l'abbraccio, anche se non sono triste...
è che partire, andar via, ti fa credere che le cose che lasci restino ferme, come sospese a quando le hai lasciate. anche se il tempo passa e tu non te ne accorgi.. e quindi ogni tanto, quando penso a casa e a quello che troverò tornando, mi viene in mente anche lei, anche se fa parte del passato..
un po' di malinconia al massimo, ma restano i sorrisi in ricordo.

Poros ha detto...

Niente da dire... un po' perchè non so mai che dire in questi casi, ma soprattutto perchè mi sembra che tu abbia trovato il modo di affrontare la cosa per conto tuo, ed è l'unica maniera valida.

plenilunjo ha detto...

sì, non si sa davvero mai cosa dire, ammutoliti, che è come perdere un pezzettino di sè.. aveva ragione una persona cara quando mi ha detto "è un pezzo della tua storia che se ne va".
più che altro ho scritto perchè era come lasciare un piccolo omaggio. era un po' che ci tenevo, e visto l'anniversario (di quando l'abbiamo presa) è venuta così..
..grazie per pensieri e parole..