martedì 1 aprile 2008

carta e inchiostro

La carta sembra appartenerti, tiepida al tatto, tepore vivo come un respiro.
Carta e inchiostro, le linee tracciate che mostrano il flusso dei pensieri, lì dove c'è stata una pausa, o dove invece un momento di estrema chiarezza e lucidità ha fatto srotolare e dispiegare i pensieri come acqua che scorre, da soli prendon vita. Altre volte invece è foga e fretta, linee acide e rotte, e alla grazia delle forme prevale l'urgenza dello scrivere. Poi è dolcezza e cura, e sono linee morbide, intersecate come fili leggeri, slanciati verso l'alto.
Carta e inchiostro, nulla di più precario. Bastano le dita appena umide, goccia di pioggia o di pianto a cadere perchè tutto venga sciolto e lavato via.
Ma, forse, proprio questo sapere che potrei di punto in bianco perdere tutto mi rende care quelle pagine per ogni momento che ancora sono con me. Sempre con me, se verranno perse resteranno comunque le foto ricordo, e spazio bianco da riempire nuovo...


"sentitamente",
immagini scritte e cancellate in un soffio,
lascio loro diritto d'esistenza.
Forse anche perchè le coincidenze mi piacciono sempre.
Dopo molto torno a scrivere, mi viene da pensare alla carta,
alla sua concretezza rispetto a pixel digitali.
E poi trovare, come sempre, parole così simili,
pensieri sorti che attraversano seppur lontani.

Sorrido

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