Voci che penetrano, voci che galleggiano in superficie, voci artificiose, voci sentite, voci che sognano per te quel che non osano pensare per sè e te lo regalano come rosa preziosa mentre intorno sono solo macerie.
Risuonano dentro di me, dentro un vuoto che sono riuscita a creare nel tempo, allontanando una cosa dopo l'altra, quasi senza rendermene conto. Far largo, lasciar andar via, fino a scoprire che non è rimasto nulla, solo uno spazio opaco velato di polvere. In piedi, mi giro e mi guardo intorno. Silenzio.
Voci come eco in questi spazi cavi, risuonano e rimbalzano, talvolta s'incontrano anche, assonanze strane ma per fortuna solo cosa di un momento.
Voci che fanno spuntare un sorriso, voci che troppo studiate ti lasciano impassibile, inerte, voci che fanno piangere, voci che ti leggono dentro e con pochi segni, appena accennati, ti dipingono l'anima.
Fili che non si rompono, legami che resistono al mondo, anche a quello più nero che cerca di sommergerti col suo marcio fino a convincerti che non esiste altra vita possibile.
Un canto leggero, un pensiero sognato per me, a dispetto di tutto.
Lacrime. Perchè so che quel mondo pulito e libero è sperato solo per me, e chi lo sta augurando ha deciso che per sè non può concederselo. Ma per me è sperata magia, una corazza abbastanza forte da resistere agli inquinanti, un mondo che per quanto strano possa ancora cullare di poesia...
Nonostante un vuoto che per ora non vuole andarsene, ogni voce mi culla e respira lenta in me.
giovedì 24 aprile 2008
voci, voci, voci...
traccia di
plenilunjo
alle
19:56
Etichette: incontri-scontri
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