Giochi al massacro.
Portarsi allo stremo per cominciare da capo
senza darsi tregua, senza tempo per respirare.
Restare incantati da biglie venate che rotolano sulla sabbia
non riuscire a staccarsene, unico pensiero a colmare
restando così, sbattuti a terra a sentire il moto della marea
un unico senso che vive e pulsa, gli altri ormai obliati.
Gridare e gemere e godere e soffrire di quel contatto
preludio di sinfonia muta
per restare in sospeso senza fine
per quel tocco per cui ti venderesti ad ogni demone e dio.
sabato 31 maggio 2008
torture d'oriente
traccia di
plenilunjo
alle
18:18
Etichette: istantanee
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