lunedì 9 giugno 2008

mi mancheranno i tuoi cieli

Cieli silenziosi, tramonti pulsanti.
Inizio a pensare che a breve dovrò salutarti, e ricordo altri cieli, altre voci, perchè dopo un po' che parti e viaggi ti rendi conto che i passi mutano direzione ma non sono mai addii e prima o poi si torna. Quasi sempre.
Mi mancheranno i tuoi cieli.
Respirare nuvole leggere, colori a colmare, mentre profumi invadono la pelle e ti trascinano via. Ho scelto i fiori come amanti, non hanno pretese, sono bastevoli a se stessi, narcisi effimeri che si specchiano uno nell'altro godendo della loro bellezza riflessa. Mi annullo quasi in questi contatti che accarezzano occhi e pelle nella luce fredda del mattino, luce e venature lisce, profumi dolci dalle note estranee.

E voi?
Voi quali pelli avete percorso,
di quanti profumi vi siete nutriti?

Pietra umida sotto i palmi, aria fresca, colleziono colori tra fiori e tramonti per farmene abbracciare quando il grigio e il silenzio saranno troppo densi.
Mi stacco dal suolo, le nuvole non hanno più peso.

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