sabato 30 agosto 2008

inessenzialmente

io...
Stanca.

E non voglio vedere che forse in fondo l'esigenza è solo mia.
Ci si vende per soldi. Oppure per parole, sguardi, attenzioni di un momento o poco più. Ma alla fine si arriva sempre allo stesso punto. E alla stessa considerazione di sè...
E poi ti svegli e ti chiedi perchè, cosa stai facendo, se ci sia un senso in questo teatrino di maschere che non sanno far ridere. Nemmeno piangere in realtà, e stanno lì, mute, appese al muro, senza nessuna parola da dire, le storie da raccontare dimenticate da tempo.
E tanto cederò a me stessa fin troppo presto, buoni propositi e orgoglio verranno sotterrati ancora vivi sotto la sabbia.

Il mio fedele censore farà il suo sporco lavoro anche stavolta, con ogni attenzione e cura possibile.
-Vedi, è che cadi nell'inessenziale...


restano campanule rovesciate che puntano il cielo
una terra secca e viola fragili che respirano acqua

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