martedì 30 settembre 2008

vetro rotto pieno d'acqua

Edera come vino rosso, gocce di sangue vivo sui muri chiari spenti dall'ombra.
Distributori di palline colorate e venti centesimi per cioccolatini in carte smaltate, colori sgargianti attraverso un vetro mangiato dal tempo, giochi vecchi e sorrisi pieni.
Ballerine in stringhe di metallo a rincorrersi, forme irregolari a intagliare i palazzi.
Vetro brillante e pioggia sospesa, trattenuta in aria senza lasciarla cadere.

Io, senza peso...
Pensieri annebbiati, non c'è né lucidità acuta né sprofondamento in queste parole.
Si snodano come segmenti senza lasciare traccia oltre a un contorno vuoto tracciato col nero.

Mare mosso e movimenti riassorbiti tra le onde, come non fossero mai stati fatti.
Le mie bottiglie lanciate tra le onde continuano ad affondare,
vetro rotto pieno d'acqua.

Parole senza senso, solo per cercare inutili metafore.
Cedere all'acqua e lasciarsi trasportare via.

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