Ti voglio bene
Parole troppo abusate.
Perchè il bisogno di specificare?
Il mio tono di voce già te lo dice, e le mie attenzioni.
Per te (o con te?) tiro fuori il mio tono migliore, quello che sa di sole e margherite a marzo, e ti faccio ridere. Voglio che tutto il tuo viso si distenda e continui a sorridere, fino alle orecchie. Per te dipingo il mondo a colori di cera.
Rewind
E il film torna indietro.
Tornando dal mare una volta mi hai detto che ti piaceva che mi addormentassi. A te piaceva guidare in silenzio, io mi accoccolavo sul sedile e il sobbalzare della macchina mi cullava subito, crollavo addormentata. E' che ti dava sicurezza, vero? Quel senso di forza buona che viene quando senti che qualcuno ti si sta affidando, che non teme nulla e allora può sprofondare nel sonno sapendo che a fianco c'è qualcuno che veglia.
Stop
E ora ti immagino nelle strade strette su e giù tra la città e il mare, e ti vedo scorrere gli ulivi intorno riflessi nelle pupille nere, nell'iride così mischiata che a volte non saprei dire di che colore hai gli occhi.
Chissà se piove anche lì, oppure se sopra di te hai un cielo a stelle. Lì dovresti vederle bene, la città con le sue luci è lontana ormai.
Cambio piano
Stavolta la pioggia è qualcosa a cui dare il benvenuto, nonostante le manopole della bicicletta piene d'acqua e le cosce ancora fredde, che d'acqua si sono impregnate, la parte del corpo più esposta. Peccato gli occhi, che non possono immergersi nelle gocce e sono costretti a guardare a terra. E' pioggia che fa bene questa, lava il viso come una carezza.
Parole sbagliate
parole come catene . parole-verità da non dire . parole stucchevoli come rose a macerare . parole legacci . parole insicure . parole che parlano di parole mancate
Parole di troppo
Parole ripetute a colmare silenzi e vuoti, a trasformarsi in echi per sentirsi meno soli.
Parole forse per dire ciò che si vorrebbe sentire.
Ti voglio bene
Certe cose dovrebbero rimanere implicite, semplicemente sentite.
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