sabato 1 settembre 2007

settembre

ci siamo.
Agosto è finito e settembre significa partenza.
Meno 10.

Già da una settimana il respiro si è fatto più corto, a salti e scatti, come un disco troppo segnato su cui la puntina ogni tanto impazzisce e salta un giro, il battere continuo e basso. Il cuore ha ricominciato ad andare più veloce, ma non è un correre di eccitazione, ma un rimbombo, un colpo scostante e sordo, pesante.
E pesanti diventano anche i pensieri, chiusi in circoli strani che non riesco neanche a concretizzare, non li seguo. Sento che tornano e si snodano di continuo, che ricorrono e s'inseguono, ma sono così inconcreti che sono solo nuvole di vapore che si scontrano e gocciolano a terra e lì ristagnano e non penetrano.
Ancora pochi giorni e via di nuovo... E mi sembra di stare sprecando questi pochi giorni rimasti. Ma è come non volessi concretizzare, e continuare a lasciar passare i giorni mi fa credere di avere ancora chissà quanto tempo davanti.

E non riesco a capire se parto o fuggo... di nuovo...

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