lunedì 17 novembre 2008

di sorrisi e spilli

Sfocata, ignoro pensieri e parole che non voglio dispiegare, li guardo da fuori, solo la superficie. Non voglio sapere cosa ci sia dietro, o dentro.
Vuota, secca, ogni goccia che potevo trattenere è scivolata via. Rosa di Jericho senz'acqua, nè piovana nè di nebbia, non ho più fiori da far sbocciare.
Arida di terra d'Africa si rompono crepe, la pelle si tende e taglia, si lacera di nuovo, come ogni volta che non so prendermi cura di me.
Storie che porto solcate sulla pelle, incise a vivo, da dover raccontare ogni volta da capo. Gioco perverso che il mio corpo porta avanti, rompendosi ogni volta che si sente lacero.
Ci sono passati di cui non ci si può liberare.
Ma si può fare di meglio. Ce li si può incidere addosso.


bambola voodoo,
con gli spilli in una mano e un sorriso nell'altra.
scegli tu cosa prendere.

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