giovedì 11 dicembre 2008

collezionista

Tengo tutto raccolto in scatole di cartone, di quelle rivestite in carta colorata, con lo spazio per scriverci cosa abbiamo messo dentro un tempo, per poterlo ritrovare una volta che ci saremo dimenticati di averlo avuto tra le mani.
Tengo tutto, non riesco a gettar nulla, collezionando ricordi di ogni tempo e luogo, oggetti o pensieri sono la stessa cosa.
Forse ho troppa paura che una volta che le avrò dimenticate sarà come non fossero mai esistite, mai successe, e allora le lego a me con corde a cui non voglio rinunciare, legate in modo tale da non potersi sciogliere.
Ma il rovescio mostra il trucco e alla fine dei conti per quanto io possa abbellirle restano catene.
Oblio.
Chi ricorda solo non vive. Non c'è spazio per il nuovo dove risiedono solo ricordi. E legandomi così stretta faccio in modo che niente possa trovare spazio presso di me, come se nulla potesse venire ancora.

Faccio il cambio dei cassetti per la stagione fredda, metto in ordine, metto via ciò che non serve, non appartiene più all'ora, convinta di aver sgombrato lo spazio come i pensieri.
E mi trovo a guardarmi stranita da fuori coi capelli bagnati e il trucco sfatto, con colori e voci adesi addosso che non vogliono andarsene, gli occhi a frugare tra la gente cercando sagome che non esistono. L'acqua piovana mi lava il viso e continuo a sentirmi corpi addosso.

Nessun commento: