sabato 3 gennaio 2009

le briciole brillano alla luna?

Lasciamo troppo spesso che altri decidano per noi, traccino vie, le nostre modalità d'essere.
Ti accontenti di briciole di pane che sotto la luna non brillano e si confondono alla sabbia, beccate dagli uccelli notturni dalla voce stridula che gratta in gola e contrae la pelle. Tra gli alberi il vento fischia, e il tuo respiro non lo senti più.
Fingo, fingo, fingo di continuo, convincendomi che le briciole gettate tra la polvere sono tutto ciò che desidero. O forse non mi voglio così bene... E allora penso che sono tutto ciò che merito.
A furia di gettarci tra la polvere diventiamo mendicanti.
Frugo nel cesto degli scampoli, cercando stralci di me da dar via per nulla in cambio.

E mi chiedo cosa succederebbe se iniziassi a cantarmi come Vassilissa la Bella con le vesti ricamate d'argento, che solca le onde vestita da esse e con manti di spuma...

Chissà, forse non c'è davvero nulla in fondo.

Dischiudi il vaso, senza pensare.
Mal che vada l'aria potrà comunque entrare dentro, fischiare nei cerchi della terracotta che dal fondo salgono alla bocca, portare con sè profumo di argilla e buio, impronte umide tra terra e aria.

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